venerdì 7 novembre 2008
Dove sei Pussy Galore?
È chiaro che prima di cominciare qualsiasi discorso su James Bond la premessa obbligatoria senza la quale non si va avanti è che James Bond, l’agente segreto con licenza d’uccidere al servizio segreto di Sua Maestà è solo e soltanto Sean Connery. Solo lui può dire, con la voce splendida di Pino Locchi, “il mio nome è Bond, James Bond”.
La cosa pazzesca è che quando non esistevano le cassette betamax, tantomeno le VHS, c’erano le magnifiche riedizioni dei film, come si chiamavano allora. D’estate, quando tutto chiudeva, come oggi peraltro, al cinema Adriano a Roma si poteva rivedere quindi un film di 007 di qualche anno prima e che puntualmente riusciva l’autunno successivo ma nelle sale parrocchiali a 500 lire. E fu quindi nel buio del cinema Euclide, che il vostro cronista vide per la prima volta “Agente 007- Missione Goldfinger”. Con la prima scena con Sean Connery (all’epoca aveva solo 34 anni) che esce dal mare con una muta e sotto sta in smoking! Lo voglio fare anch’io...
Aston Martin DB5 che il produttore Broccoli regalò (il modellino) al principe Carlo, principe oggi come allora, del resto, vedi come non cambia niente? La partita a golf con Goldfinger, la palla era una Slazenger! E quel’assistentaccio di Goldfinger, Oddjob, che aveva la bombetta truccata con la lama circolare, che la vorresti sempre nel traffico quando incontri qualcuno che guida d’estate con il braccio fuori dal finestrino, no? Un bel lancio di bombetta e via! Oh, pardon...
E quelle ragazze? Brutte? Una si chiamava Pussy Galore! Ma che nome è? Ci voglio uscire solo perché si chiama così:
- Pussy, amore, non trovo il termometro, dove l’hai messo?
- Sul comodino, Richard, l’hai lasciato tu li...
Ce n’era un’altra, Jill Masterton, che alla fine veniva trovata tutta coperta d’oro, molto sexy, non rifatelo a casa che poi muore!
E lo stesso Goldfinger che soffriva, ma non era vero, era una scusa, di agorafobia, la paura degli spazi aperti: impari questa cosa e poi anni dopo la verifichi al ginnasio quando scopri che in greco “agorà” significa piazza: un film didattico!
E poi l’orologio della bomba situata dentro Fort Knox e di cui James Bond avrebbe dovuto impedire l’esplosione: c’era un countdown con i secondi in primo piano, mio padre mi chiese:
- Secondo te a quale secondo ce la fa?
- All’ultimo, a 001!
- Secondo me invece al settimo secondo! Perché così il contatore si ferma a 007!
Fantastico! Era vero! Sean Connery anche nella vita era un po' comunque come James Bond, tanto che nel 1964, subito dopo aver girato Goldfinger, è andato per fatti suoi al Casino di Saint Vincent che sta in Italia, va al tavolo della roulette in smoking, tutti lo guardano, punta sul 17, esce e lascia la vincita, 35 volte la posta, gira la pallina, e riesce il 17, rilascia la vincita, 35 volte la posta che era già 35 volte la vincita di prima, rigira la pallina, ariesce il 17! E che è? Ma chi sei? 007?
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