giovedì 28 maggio 2009
Il moschettiere di Carla
Frank Demules, un moschettiere, che ha vissuto all’inferno buona parte della sua vita e che viene salvato da una modella di rara bellezza e che poi da una sera alla mattina diventa regina di Francia, Carla Bruni! Chi non lo vorrebbe? Tutti, appunto. A patto però di non aver vissuto esattamente quell’inferno che ha vissuto Demules, che dalla madre è stato consegnato a un tutore pedofilo giornalista di Liberation, che in cambio dei suoi insegnamenti pretendeva poi attenzioni di risarcimento. Tuttavia Frank riesce a sposarsi con un’attrice bellissima, ci fa una figlia, Pandora, ma la moglie muore e lui sprofonda in un vortice di droga, alcol e chi più ne ha più ne metta, che gli fanno fare un “piccolo giro all’inferno” titolo della sua autobiografia. Solo la conoscenza con Valeria e successivamente della sorella Carla gli permetterà di aggrapparsi a quell’ancora di salvezza che lo porterà a diventare l’assistente della modella e a tenergli l’agenda! L’agenda di Carla Bruni, un piccolo moleskine nero con i numeri di Mick Jagger, Valentino, Leonardo Di Caprio, Leonardo Da Vinci, Sarkozy, il Papa, insomma numeri così... Tu pensa alla gioia di non sentirti mai dire di no: chi è che ha detto “no, stasera non posso” alla Bruni? Se quella vuole uscire, tu ti catapulti sulle scale di casa sua e la porti dove vuole e assecondi tutti i suoi capricci, sperando di ricevere come mancia alla fine della serata un sorrisetto a mezza bocca e basta, non certo un “merci...”. Io me lo immagino Frank Demules che comincia le telefonate in nome e per conto di Carla:
- Buongiorno sono Frank Demules, Carla voleva sapere se per caso...
- Ma certo!
- Ma non ho ancora detto niente...
- Va benissimo, tutto quello che vuole, va benissimo!
- Va bene, allora noi passeremo verso le...
- La aspettiamo! Quando vuole noi l’aspettiamo!
- Bien! - Frank Demules, chiude il telefono con un sorrisetto, si accende una sigaretta, una gauloises, manco a dirlo, tira una boccata lenta e guarda Carla:
- Ci aspettano... quando vogliamo...
Lei si alza nuda da quel divano bianco, con gli stivaloni neri lucidi, è in bianco e nero, lei, Frank, tutto a casa sua è in bianco e nero, e avanzando verso di lui dirà:
- Tu dici che andrò bene cosi?
- Ma certo...
E dove andranno? All’Eliseo, con una Ford Fiesta sporca, scassata, con i tergicristallo rotti e piena di peli del cane di Frank, un bastardino, manco a dirlo... la sicurezza li farà passare senza indugio e Frank aspetterà fuori come si conviene a un moschettiere della Regina. Ma non c’è il tempo di accendersi l’ennesima gauloises che squilla di nuovo il cellulare di Frank, un vecchio Nec appiccicaticcio e senza qualche tasto. Frank lo guarda, indeciso a rispondere, dopo 8 squilli finalmente decide di rispondere annoiato, è il presidente Sarkozy:
- Frank, mi piacerebbe incontrarla...
e certo, anche Sarkozy sa benissimo che avrà bisogno di Frank per tutta la vita se vuole vedere spesso Carla, perché come diceva mia nonna, “anche la regina ha bisogno della vicina!”.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
Il vecchio Nec...quanto rido.
Grazie amico.
...ma come fai....sei un grande ...
Non avevo mai pensato a un ipotetico assistente di Carlà... ma viste le prime righe, mi fa piacere che sia lui.
Oh, lei è una grande!
Posta un commento