giovedì 9 luglio 2009

Cosa ricorderò da vecchio


Oggi, nel pieno della nostra mezza età stiamo facendo una cosa importantissima senza rendercene conto, non sappiamo come funziona, ma noi stiamo preparando i ricordi che avremo da vecchi, li stiamo mettendo in un posto che non sappiamo di avere. Stiamo facendo tutto questo in automatico ed è un miracolo perché questi ricordi ci serviranno quando il futuro sarà solo un’incognita e avere questo serbatoio di riserva ci salverà da quel nulla nel quale potremmo precipitare, grazie alla benzina dei ricordi di momenti che non sembravano niente e invece erano pietre miliari:
quando ho comprato il mio primo paio di pantaloni senza mia madre che mi ordinava quali scegliere
quando per regalare un anello a una ragazza ho chiesto un prestito in banca
quando mia nonna mi disse “non guardarla, non ti girare, mai!”, e io non capivo a cosa si riferisse e solo anni dopo ci sono arrivato: quando mi sono chiuso dietro la porta della casa dov’ero cresciuto per traslocare in quella mia
quando una sera tornando ubriaco e solo a casa senza il letto riscaldato da nessuna ragazza ho capito che non ne potevo più di quelle serate
quando ho buttato giù tutte le cose che mi ero costruito per stare in piedi per ricominciare a camminare in equilibrio
quando mi sono svegliato in una camera d’albergo e allo specchio ho visto un uomo che non conoscevo ed ero io
quando ho perso una donna che amavo per un errore e
quando poi me ne sono reso conto capendo che aveva ragione lei
Oppure quando a un bambino che ti guardava non sei riuscito nemmeno a chiedergli “come ti chiami”
quando hai smesso finalmente di occuparti di te stesso e ti sei accorto che c’era una donna che ti guardava “così” da tempo, e quando le hai chiesto “vuoi sposarmi” lei ti ha detto il si che non hai più dimenticato
quando sei riuscito a fare pace con un amico che ti aveva tradito e
e quando poi lo hai fatto hai avuto paura di aver aspettato troppo
ma una mano sulla spalla di chi sapeva ti ha detto che non era tardi
quando perderai inevitabilmente i tuoi genitori e capirai che davanti non hai più nessuno e in prima fila davanti a tuo figlio ci sei solo tu.
Tutti questi momenti il nostro cervello li sta catalogando per farci dire un giorno, quando saremo vecchi “si, io ce l’ho fatta, e non ho rimpianti” perché quelli erano i momenti che senza saperlo
ci facevano diventare grandi, per farci diventare uomini.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

riccardo sei un grande...riesci a parlare di tutto,a scherzare..e poi la notizia di michael..solo un grande fan poteva fare uno sketch e poteva trarre le conclusioni sulla sua scomparsa..non ho mai avuto l'occasione e la fortuna di vederti dal vivo..su youtube ci sono pochi video tuoi ma sono divertentissimi..troppo sottovalutato..un abbraccio..un tuo fan..e un fan del re del pop..

Anonimo ha detto...

che dire.....hai scritto una cosa bellissima...tanto sai già benissimo cosa penso di te!!!!! :)
Valeria