lunedì 19 ottobre 2009
Macchina del tempo
Prendete coraggio, meglio un sabato mattina senza fretta, fuori un po’ di freddo, non molto. Il caffè è pronto, adesso massima attenzione, accendete il tostapane, ci mettete una fetta qualunque di pane, anche quello in cassetta, quello che avete, quando è tostato, mentre vi scottate per appoggiarlo su un piatto prendete il BURRO, lo spalmate, prendete la MARMELLATA, la spalmate, con il pollice e l’indice della mano destra inzuppate e portate alla bocca: E SI PIANGE!
Provatelo: è l’unica vera macchina del tempo che esista, pane burro e marmellata, e vi dico anche come mai: è il burro che si scioglie sul pane tostato. Ormai la dieta non prevede l’utilizzo del burro visibile, quello che dovremmo avere a casa ma non abbiamo il coraggio, uno su tutto LURPAK, che già il nome, ma che comunque al ristorante ci mettono in ogni piatto a nostra insaputa: “ma come fanno a farlo così buono?” c’è il burro, ve lo dico io, ché l’ho visto fare. Quando invece si ha coraggio e lo si spalma in essenza sul pane e lo si vede sciogliere lentamente, già ci si forma la bavetta, il mix con la marmellata è storia, il contatto con il caffè caldo e i piccoli cerchi del burro sciolto nel laghetto scuro del caffè sono strazianti!
Se poi si ha l’accortezza di preparare per l’occasione un caffè con la macchinetta, Bialetti, non quelle finte, nel momento in cui echeggerà nella cucina vuota il gorgoglìo dell’uscita, vi troverete senza volerlo con quella vestaglia a scacchettoni, la luce di taglio che entrava dalle veneziane delle case del centro senza persiane, il freddo della cucina la mattina alle sette e mezzo, Nonna che aveva già fatto colazione all’alba e tu con quel panino che aveva il solo compito di nutrirti e non quello di alzare sensi di colpa da combattere alla pesa da Migliaccio, mentre guardavi il tuo futuro nella tazza del caffellatte, ovviamente senza saperlo. Ogni mattina cominciava con l’odore dell’erba appena tagliata dentro di noi anche in città...
Oggi possiamo morire di trigliceridi ma non siamo mai stati così vivi con una fetta pane burro e marmellata.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
Non lo so, amico... Tutto bello, naturalmente... Ma comincio a pensare che la nostalgia uccida più del colesterolo... Ti ingrassa dentro e ti impedisce di divorare il presente come merita...
Giustissimo commento: infatti una volta a settimana abbasta e avanza!
Condivido la nostalgia .....ma che dire del pane burro e sale ?
Ciao Cintia
Posta un commento