mercoledì 25 novembre 2009
TV da buttare
Tristezza, che altro si può dire vedendo quelle belle discariche abusive dove in mezzo ai materassi di lana con qualche molla che sbuca, due sacchetti di calcinacci, un frigo, una vasca col sedile dentro, spunta per la prima volta il nostro vecchio televisore. Non sto parlando di quei vecchi Phonola (la stessa marca del nostro fegato, quello dei bambini è Apple), ma di quello che abbiamo comprato noi, non i nostri genitori, acquistato con i primi soldini guadagnati non si sa come, spesso il risarcimento di un botto in motorino. Ora è lì che ci guarda con rancore: si trattava di un Sony Trinitron, compatto, il tubo catodico più famoso del mondo, si poteva vedere bene anche seduti di lato! Il telecomando essenziale, quasi bulgaro: c’erano i numeri, il volume, il colore e il contrasto, non c’era nemmeno il tasto per AV (entrata di un ausiliario qualunque), perché NON ESISTEVA la scart! Tanto è vero che per “attaccarci” un videoregistratore dovevamo fare un “ponte” con l’antenna che entrava prima nel videoregistratore dal quale usciva con un altro cavo per entrare poi nel televisore, e dove lo “mettevi”? Sullo zero, facile, no? Era un televisore e basta, faceva vedere la tv e aveva, attenzione, ben 29 canali! Molti erano per il futuro, tanto è vero che vorrei conoscere qualcuno che abbia mai sintonizzato qualcosa dopo il 9. La scarrellata era “il primo”, “il secondo”, poi Rai Tre, Rete 4, Canale 5, Italia 1, TeleMonteCarlo, Videomusic, e qualcuno molto intelligente metteva LA FRANCIA, cioè “Antenne 2” sul 9. Dopo era terra di nessuno, senza leggi, solo reti locali, tutte a casaccio, ognuno aveva la sua regola:
- Dove la metti TeleRoma 56?
- Sul 16, perché c’è il 6 finale...
Cos’è che ha decretato la loro morte? Più che il digitale terrestre, la mancanza della scart, che di fatto impedisce l’ingresso di un orribile decoder (hanno tutti il telecomando piccolo, non entrano le dita, è un macello!). È inutile chiamare il laboratorio dell’assistenza piagnucolando, nessuno mai vi farebbe una modifica stile Scuola Radio Elettra:
- Non c’è la scart? Lo butti!
NO! Io me lo tengo, e anche voi, perché, diciamoci la verità: dentro quelle televisioni, c’era la nostra vita da semiadulti, sono state le ultime televisioni che hanno visto Bernacca, Corrado, Mina (è proprio il caso di dirlo) le signorine buonasera, quelle vere, le tribune politiche con gli ospiti che potevano fumare, i telegiornali con i fogli di carta sul tavolo, insomma più ciccia e meno format. Facciamo uno sforzo:il nostro vecchio e schicchissimo Sony, tranquillo e inutile, lo mettiamo a dormire al calduccio nel suo scatolone originale come un cavallo al prato, per evitare di vedere in una discarica tutti quegli schermi che, una volta spenti, sembrano specchi neri che rimandano un’immagine scura: noi stessi.
PS: nella foto il Sony 10 pollici esposto al Moma di NY
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2 commenti:
Io se è per questo ancora un vecchio Magnadyne bianco e nero. Lui ha visto GBR e le donne nude di soft Melody, Telecapodistria, Jocelyn che conduceva "Un peu d'ampur d'amitie e beacoup de musique" su telemontecarlo, Quinta Rete con "Noi e gli UFO" e tanto altro
e allora lo DEVI tenere!
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