lunedì 23 novembre 2009

Valentino: The Last Emperor


Vedere il film su Valentino vuol dire vivere 96 minuti di una vita che non avremo mai, non a caso il regista Matt Tyrnauer che ha avuto la pazza idea e il coraggio di seguirlo per tre anni l’ha intitolato “The Last Emperor”. E quindi preparatevi a immergervi nei 50 anni più glamorous di sempre con la colonna sonora (idea pazzesca) di Nino Rota della Dolce Vita. E come altro la vuoi chiamare quella che ha passato Valentino? A quel livello, (liquidato con 470 e rotti million dollars), davvero i problemi sono altri, le giornate passano tra le passeggiate a Villa Borghese per cercare di ricordare dove sia mai avvenuto il primo incontro e quindi l’amicizia, il sodalizio e l’amore, al Cafè de Paris o da Doney tra Giammetti, un santo, e Garavani, un genio, entrambi vestiti da Caraceni. I problemi del centralino:
- No, il Signor Valentino è fuori Roma...
Certo, è a sciare, dove, a Rocca di Mezzo? No, a Gstaad, in quella casa che manco Walt Disney, ma che tutti immaginiamo come la casa ideale da avere in montagna (l’altra possibile è quella di Last Christmas degli Wham! ma ne parliamo un'altra volta...). I problemi dei maggiordomi: “La Contessa de Ribes, si è portata la sua vodka personale!”
Ma scremata la creme de la creme, si capisce anche che questa vita prevede il lavoro “normale” e quindi si scopre che Valentino sa disegnare: esatto, prende una matita, una Faber Castell 2 qualunque, e tira giù linee senza tempo che inventano la donna dei nostri sogni, la donna per la quale “non sono riuscito a dormire stanotte, ed ecco qua: è il vestito più bello della collezione!”.
Valentino, un imperatore che invece del trono, passa molto tempo su quella seggiolina della sartoria, la sua vera casa, dove sta seduto proprio come una delle sartine che gli svolazzano davanti come le tre maghette della Bella Addormentata nel Bosco, mentre addobbano una modella nuda trattata come un lume da terra. Solo quando le mette una mano tra i capelli o le scopre una spalla un millisecondo prima che entri in passerella, mi è sembrato di scorgere una vampa di affetto, o di minima considerazione...
La vita internazionale che lui ha condotto per 50 anni in un inglese assurdo e che evidentemente tutto il mondo gli ha perdonato, quando alla domanda “What women want?” lui risponde con un sorriso:
-Dei uònt tu bi biutiful!
Del resto, non lo perdoni uno che, scorrendo con la mano i suoi 300 vestiti più amati, può dire: “Questo era di Jackie, questo di Audrey...”? Nessun altro al mondo può dire una frase del genere, a patto di non chiamare così i gatti di casa.
Ma c’è tempo anche per le giuste lacrime. Perché quando un uomo festeggia la sua carriera stratosferica e incrocia gli sguardi delle persone che ha incontrato in tout le mond sa che molto probabilmente è l’ultima volta che le vede, e che quei saluti non sono più arrivederci ma addii. Quell’uomo DEVE piangere e Valentino lo fa, come quando singhiozzando alla cerimonia per la consegna della Legion d’Onore, riconosce che senza “il Signor Giammetti” tutto questo non sarebbe esistito. Per fortuna sa anche come consolarsi, e questa è la grandezza, se negli anni 80, in un ritaglio che ancora conservo, dichiarò:
- Se sono triste, niente mi rende felice come due pennette pomodoro e basilico!
Come lo capisco...

8 commenti:

Anonimo ha detto...

ma alla fine è da invidiare o no?
non mi è chiaro...

Ric ha detto...

quale invidia? Solo ammirazione! E amarezza per un uomo che vede finire il SUO mondo...

Ted ha detto...

Siamo rimasti solo tu ed io. Gli altri fanno solo stracci.

Casanduoglio ha detto...

mejo arrabbiate. Le pennette.

M. Grazia ha detto...

Ric, se deve essere un tributo, per favore, cambia la foto (appena l'ho vista, mi sono spaventata ... a parte tutto, non trovate somigli un po' al grande Mike ?)

Ric ha detto...

È uguale! Un imperatore come lui...

M. Grazia ha detto...

... sarà l'occhio azzurro, sarà l'acconciatura a prova di tornado... peccato per la carnagione stile Tutankamon che rende troppo l'effetto mummia ... ma tra imperatori ci si intende ...

veronica ha detto...

avete visto il meraviglioso libro di valentino delle ed. taschen? è bellissimo ed io l'ho regalato alla mia zia per natale. Fantastico