lunedì 18 ottobre 2010

Un colpo da manuale


Vorrei proprio sapere chi di noi non ha mai sognato di prendere parte un giorno a una rapina in banca. Non preoccupatevi: sto ovviamente parlando esclusivamente di quelle eleganti e piene di fascino che abbiamo visto sempre e solo al cinema, perché poi chi ce l’avrebbe mai il coraggio di farne una davvero? Figurati se ci mettiamo un passamontagna: mi metto paura da solo allo specchio per vedere come mi sta. Ma al cinema ci sono esempi illustri da sempre. Dal “Rapina a mano armata” di Stanley Kubrick, in una smagliante bianco e nero con quella valigetta piena di dollari che si apre all’aeroporto proprio quando ormai sembrava fatta, fino a “Il colpo” scritto e diretto David Mamet, con Gene Hackman che in una battuta rivelava una verità straordinaria, una regola di vita che tutti dovremmo avere sempre presente: “senza un piano B non mi allaccio nemmeno le scarpe!”. Oppure partendo da “Point Break” di Kathryn Bigelow con quell’assalto da parte dei banditi mascherati da Presidenti degli Stati Uniti d’America, per arrivare al top, “Colpo Grosso” con Frank Sinatra che ha poi ispirato, con tutto lo charme del caso, George Clooney e tutta la sua banda di guasconi del 2000, Brad Pitt e Matt Damon. Insomma, chi di noi non vorrebbe far parte di quella banda per poi “giocare” all’innamoramento con trabocchetto nella liaison con Julia Roberts? Chi di noi non vorrebbe chiamarsi per una notte soltanto, una notte “ultimate”, quella del colpo ovviamente, “Ocean”? Perché la rapina da sempre ha un fascino tutto suo: sei grande e grosso come un banca ma io che sono piccolo e furbo (e mi vesto pure bene) ti frego con la mia finissima intelligenza e me ne vado ai Caraibi con una gattina che mi ama!
È quindi evidente che almeno qualcuno di questi film è stato visto dai componenti della banda che a Milano nei giorni scorsi ha tentato un colpo alla Banca Intesa San Paolo di Via Binda, vestiti da donna con maschere di lattice, parrucche e occhialoni alla Jackie Kennedy. Ma come in film (uno diverso, un cartone animato) durante l’azione, a uno di loro squilla il cellulare. Chi sarà? “Buongiorno, sono un maresciallo qui fuori, che state a fa’?”. Fuori erano in 40 ad aspettarli. Ma i nostri non si sono persi d’animo, no: due hanno tentato di cambiarsi i costumi da donna con altri da uomo presi in prestito da una vecchia del palazzo, ma al portone una voce li ha bloccati: “seguiteci!”. Un altro è andato per tetti, niente da fare anche per lui! Uno aveva provato a tornare a casa prima di tutto. Fermato anch’esso con la valigia in mano. Ma non avevano pali? Certo. Arrestati! Prima di loro. Insomma in questo film stavolta ha vinto la polizia, o meglio il Commissario Basettoni! Essì, perché purtroppo siamo in un fumetto, non c’è niente da fare: alla fine mettila come ti pare, ma siamo sempre in Italia e quindi il film che si saranno visti la sera prima, invece di tutti quei titoli, sarà stato “I soliti ignoti”.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ric mi pare di capire che non hai visto THE TOWN...
Dani

M. Grazia ha detto...

almeno Capannelle aveva rimediato un piatto di pasta&fagioli ... loro solo un pugno di mosche ...