lunedì 2 maggio 2011
Che fai quest'estate?
Da oggi scatta la domanda, purtroppo legittima, “che fai quest’estate?”. È una domanda falsa come poche perché chi la fa è completamente disinteressato alla vostra risposta: in realtà spera soltanto che voi gli chiediate dopo aver detto la vostra, di vacanza, sempre che ce l’abbiate pronta, “e INVECE tu?”. In un attimo ci troveremo in un pollaio pieno di pavoni che gonfiando il petto ci diranno la loro vacanza nei minimi dettagli, e poi addirittura con spiegazioni e/o giustificazioni non richieste: i bambini, che sono piccoli, i ragazzi che sono ragazzi, oppure i miei figli che ormai sono grandi, mia suocera, che è vecchia, e noi, che siamo stanchi, ecco perché ce ne andiamo a... ecc ecc. Organizzare un viaggio è il nuovo reality show privato, basta un computer collegato dopo cena con moglie accanto e bambini a letto, ragazzi alla play e figli usciti per il gelato, per fantasticare e operare con un clic. Prima parola cercata su Google? Mare. Cosa esce? Wikipedia, che spiega cos’è il mare. Poi esce “i segreti del mare” e chi se ne frega, e poi Croazia. Oh, ci siamo. “Mi diceva Giovanni che s’è trovato bene, sono tutti gentili, c’è internet in tutti i bar, ha visto i delfini, non costa niente, sembra di sta’ in Sardegna, perché non c’andiamo pure noi?”. Fatto! Proviamo montagna, cosa esce? Wikipedia? No. Montagna.tv, le notizie della montagna in tempo reale, chi se ne frega, no? Secondo, Wikipedia, che ci spiega cos’è la montagna e terzo Alto Adige. Ti pareva? “Ma ci siamo stati un mese fa per sciare, che fai ci torni? Non mi va, mi fa tristezza e poi quest’anno Vale manco ci viene, va in Sud Africa, andiamo pure noi!”. Appena su Wikipedia scopri di nuovo, dopo averlo imparato e dimenticato alle elementari, quanto è lontano e 2 giorni di volo su 15 di tempo non ti va, ti autospedisci una mail all’indirizzo dell’ufficio per mostrare ai colleghi in anteprima, la vacanza prossima futura, e che loro chiamano FERIE (‘ndo vai ‘n ferie?) e ti viene in mente quando tu le vacanze non le organizzavi e ti ci portavano i tuoi, come un pacco, magari con Nonna che non aveva niente da fare e poteva stare con te TUTTA l’estate: quella era la vacanza, che infatti si chiamava villeggiatura e in quel periodo, mare o montagna o collina o campagna, tu crescevi senza saperlo guardando una lucertola o le formiche per ore, forse parlavi con una bambina che non avresti visto mai più e che ti stava facendo l’imprinting della donna della tua vita, quella che ancora cerchi e che non trovi. C’era un libro dei compiti estivi sul comodino e un libro da leggere in cucina mentre qualcuno preparava la cena per te, e quando i tuoi venivano a trovarti per il fine settimana ti dicevano sempre una frase che non potevi capire: “come sei cresciuto!”. Adesso che lo sei finalmente davanti a quel computer che rimanda le foto dei mari e delle montagne di tutto il mondo ti viene da piangere e capisci finalmente che le vacanze sono finite. E non ti rimangono che le ferie! Ciao.
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13 commenti:
Acuta fitta di nostalgia per il tempo dilatato dal tedio infantile, di quei tre mesi di ozio dai doveri scolastici, del sole accecante sulla spiaggia,del profumo di Nivea e Coppertone, dell'occhiuta vigilanza sulle tre ore di attesa per il bagno, dopo il pasto.
Ora, che le giornate si affastellano le une alle altre, convulse di doveri, impegni e seccature, e le ferie sono un'aspettativa che ,spesso, si rivela deludente, quanto vorrei tornare alla villeggiatura luminosa di sabbia fine e calda,di atroci castelli costruiti con impegno degno di C.Wren, di burberi affetti profondi che ti avviluppavano, lasciandoti la certezza che nulla di male poteva accadere.Once more, un grazie a Ric per la sua sensibile sapienza con le parole scritte....Oddio, pure verbalmente non ha nulla da imparare! Ciao Brunella
l'anno scorso risposi "sto a casa a godermi la città deserta ed il mio giardino in fiore"; non lo avessi mai detto, mi guardarono come un'aliena calata dall'iperspazio.
vedendo gli enormi punti interrogativi sulle facce dei miei interlocutori, nel momento di maggiore evidenza degli stessi, capii che facevo bene!
mi sono scialata(trad. divertita) ero proprio in villeggiatura, dopo un inverno sparpagliata un poco ovunque.
mandi
maggie
Punto 1: verissimo, già in 2 mi hanno fatto la fatidica domanda. ma con me gli va male, ancora non ho organizzato nulla e comuqnue non faccio la domanda di riotnro "E invece tu?" =)
Punto 2: hai risvegliato la nostalgia del quaderno dei compiti estivi! Che meravigliaaaa...
Per noi (che siamo in mezzo del cammino di nostra vita) le vacanze sono finite, non ci restano che le ferie, ma le ferie come dice la Brunella sono deludenti anch'io vorrei tornare alla villeggiatura di una volta, fitta di nostalgia per il tempo dilatato dal tedio infantile. Ricordo le mie estati da ragazzo,non sempre al mare, anzi sono più le estati passate a "faticare" in lavori stagionali che quelle passate al mare, ma le ricordo tutte belle, faticose, ma belle perchè piene di speranza di cambiare di credere in un'estate diversa l'anno dopo.
Oggi sento i miei figli, sento i ragazzi che vogliono vacanze esotiche pretendono la barriera corallina, vogliono il viaggio in aereo come se non si viaggiasse in aereo non si è andato in nessuna parte....
Forse sono davvero nel mezzo del cammino della vita quando ci si rende conto delle differenze con i ragazzi ci si rende conto che si è davvero di un'altra generazione.
Ludovico
Il mio lavoro mi porta ad avere contatto, ogni giorno, con ragazzi ventenni o poco più, sono struggenti nella loro proterva fame di vita, di lusso,di felicità.
Noi abbiamo avuto la loro età negli anni '80, quando pareva davvero che il mondo fosse destinato ad una cornucopia di sviluppo continuo, di ricchezza, di benessere per tutti. Ma loro? Sono figli della nostra generazione che li ha venerati come piccole divinità domestiche, dando loro l'illusione che tutto sia a portata di mano, a costo di sacrifici di mamma e papà. Ecco, i nostri genitori e nonni, forse perchè la privazione la conobbero sul serio, hanno avuto il buon senso di darci rigidi paletti.
Che sia per questo che ,da giovani, ogni giorno di vacanza ci pareva una conquista? Ho lavorato anch'io, in estate, quand'ero all'Università e sì, ero piena di speranze, che ora si sono sostituite alla consapevolezza, un po' mesta, dell'età adulta.Sto pensando alle terme per l'estate....proprio da mezza età.
Un abbraccio a tutti
Brunella
Ludovico dovrebbe contattarmi...
io per le ferie vado sempre al mare dalla nonna..... e tutti che mi chiedono da sempre... dove vai, cosa fai... cosa vedi, che turista sei..... invece io vado solo dalla mia nonna. che per fortuna sua è al mare in sicilia....
ho dei cari ricordi delle vacanze da bambina, anche perché mia madre era ancora viva. Ricordo soprattutto l'allegria e la voglia di avventura che ci portava ogni anno in un luogo diverso per ammirare la bellezza del nostro Paese e il senso di libertà e spensieratezza. Ora, a 45 anni vado in ferie (dopo vari accordi coi colleghi), ma lo spirito è sempre quello e non serve andare chissà dove. Grazie Ric (mi permetto il diminutivo anche se non ci sonosciamo), mi hai fatto tornare in mente bei momenti della mia infanzia.
Betty
Vero, quant'è vero! Io con la roulotte, mamma papà e sorellona....mio padre che per andare fino in Liguria ci faceva alzare alle cinque del mattino e lentissimo in autostrada...sennò sbandava! In campeggio, a giocare a carte, a conoscere persone nuove, bambine carine, magari straniere, con le quali giocare e salutare triste al momento di andare via.....Ora, beh, sono cresciuta e già da mesi preparo le mie ferie....in moto, verso la Francia...Ecco, la sensazione di vacanza non c'è più, ma con la moto, la sensazione di libertà, dai...c'è ancora. Baci Raffaella
Bè, sì: la moto aiuta.
But if you still haven't found the right "biker": no nice motorbike's trip!
Good morning Brunella
i still haven't foundwhat i'm looking for...
semplicemente fantastico! Ric sei grande.....spero che abbia pensato anche al nostro Antium quando hai scritto questa poesia........
dani
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