Giugno. Questo giugno che non ce la fa a dimostrarci di essere come quello del libro di letture delle elementari, ci ha dato una bella sòla con tutte queste piogge. Perché anche chi odia il caldo come me, non può non riconoscere il fatto che giugno tra i mesi caldi è quello più bello perché è quello che più assomiglia al venerdì sera della settimana. Luglio è sabato, è il giorno in cui ti godi la sensazione che sta per arrivare l’estate “tanto domani è domenica”, e quindi domenica in realtà è agosto: e l’estate è già finita! E basta! Perché ad agosto non puoi che pensare a settembre, ci vuole un attimo che arrivi, le vacanze sono finite! Tragedia!
Invece giugno che meraviglia... quello shampoo appena fatto, quella doccia di nuovo con acqua fredda, senza asciugarci i capelli, senza pensare alla cervicale, a bordo del motorino, in due “dove andiamo? Ma che ci frega? Andiamo a farci un giro... è giugno!”. Davanti a noi c’è tutta l’estate del mondo con i suoi tempi dilatati, la speranza del giorno dopo, dove non c’è niente da fare e si può quindi fare tutto, o meglio il cervello “sente” che si può fare tutto e decide, guarda un po’, di non fare proprio niente! Le giornate più lunghe, finte come una parrucca, sono appunto come extensions, allungate, per farci provare quell’ebbrezza dei capelli sciolti...
A giugno si è in un attimo più belli: nel primo weekend, si prende quel “solino” che al ritorno, dopo una crema idratante, ci dà quella luminosità paragonabile al flash di un fotografo professionista. I problemi sul luogo di destinazione della vacanza si risolvono con telefonate allegre, spensierate, c’è tempo: è giugno... Se un amore finisce a giugno, ma qual è il problema? Ecco mille soluzioni, ecco mille flirt pronti a farci battere il cuore di nuovo con un amore estivo, quello che ricorderemo da vecchi. Il più bello: un viale alberato sotto un chiaro di luna, una cicala che ancora non vuole smetterla, una mano che senti addosso in un soffio e un bacio! Un altro scenario? Una spiaggia umida dopo una vodka-lemon, andiamo a vedere il mare, tac, fatto! Quanti anni abbiamo? Non lo so, so che è giugno. Come dimenticare che a giugno FINISCE SCUOLA? E tutte quelle bombe d’acqua che si lanciano addosso quei ragazzi ci fanno invidia e cosa daremmo per tirarcele noi oggi sui gessati e sui tailleur perché tanto che ce frega? È giugno!
Giugno è stupendo, perché sai che davanti a te c’è ancora TUTTO luglio, e poi TUTTO agosto, e lunedì, il lunedì più brutto dell’anno, arriverà solo a settembre, che piace solo ai workaholic...
E quindi tutta questa pioggia di giugno non è servita a niente, e ha fatto solo danni, e mi ha accorciato giugno e solo da domani (il “domani” vero, non luglio) farà caldo per sempre!
Che pizza, voglio già il cappotto.
lunedì 17 giugno 2013
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