Fatto sta che la prima cosa che compri quando vai a vivere
da solo è proprio una caffettiera, perché vuoi mettere la soddisfazione di farti
il tuo primo caffè da solo, a casa tua? Ti sei alzato dal tuo letto, nella tua
camera da letto, vai in cucina e non c’è nessuno, la prendi, la apri, metti l’acqua
fino alla tacchetta, e comunque sotto la valvola, metti quell’imbuto, che lentamente
galleggiando scende giù e poi apri la tua busta di caffè che ti sei comprato
apposta, con un cucchiaino ce lo versi lentamente, a piccole dosi, e in quel
momento ti vengono tutti in mente i trucchi che vedevi fare a tua nonna (i tre
buchi, oppure lo schiacciava, oppure lo radeva a filo, oppure faceva una
collinetta, oppure “fai come ti pare”). Finalmente la chiudi, ti sembra di aver
costruito una casa, accendi il gas e la metti sopra. Via. TUTTO DA SOLO. Nel
frattempo prendi la tua tazza preferita, le fette biscottate Gentilini, la
marmellata all’albicocca, accendi la radio, fai questa cosa per la prima volta
forse, la radio in cucina, parliamo comunque di una Tivoli iPal, e attenzione:
pochi secondi ancora e senti uno dei più bei rumori della tua vita, un rumore così
bello da sembrare un suono. Si tratta del gorgoglio più musicale al mondo e lo
fa solo lei, LA TUA MOKA EXPRESS, così si chiama, marca Bialetti. Mentre ti
bevi quel caffè, il primo fatto da solo nella tua prima casa da solo, senza
nessuno in giro, (te lo dico subito che è il caffè più buono della tua vita,
non te lo scorderai mai più), ti sentirai come un re! E vorrai bene a quella
macchina che ti resisterà negli anni, perché tu ancora non lo sai, ma quella
macchina è composta di pezzi, che puoi sostituire se si rompono, perché quegli
oggetti erano costruiti in un modo che si potevano riparare. Non esisteva la
parola buttare all’epoca in cui Alfonso la inventava. Quindi un giorno ti
comprerai la chiave inglese (la numero 9) per sostituire la valvola, il manico,
il coperchio e anche solo quel pomellino ottagonale, l’imbuto, il filtro, la
guarnizione e quella caffettiera ricomincerà a farti quel caffè straordinario.
Quindi grazie Alfonso e Renato: voi non ci siete più ma la
vostra moka sì, e io ve ne sarò sempre grato. Perché quella caffettiera mi ha
visto crescere!
2 commenti:
Sante parole! Anche io continuerò sempre ad usare la moka, è imbattibile! Con il caffè appena macinato della mia torrefazione preferita e, per ricordare i tempi di quando ero bambina, il pane casereccio grigliato come usava farlo mia nonna, che profumo in cucina, profumo di domenica mattina :) grazie per i bei ricordi tornati alla mente!
Sono passato alla macchinetta a cialde per motivi di tempo ma quando ho qualche minuto in più riprendo la cara vecchia Moka e mi rendo conto che il caffè con la Moka non si batte.
Guido
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