Roma 24-10-2020
Quindi oggi 40 anni fa varcavo la prima vera soglia della mia vita, o almeno quella legale: 18 anni! Cosa pensavo? Mamma mia, sono grande: ho 18 anni, posso guidare, posso votare, posso firmare le giustificazioni, posso andare in galera, posso fare tutto, ho 18 anni! E soprattutto festeggio, con chi? Con la ragazza dei miei sogni (che tale rimarrà, ma non lo sapevo) invitandola a cena nel ristorante più bello e più sbagliato di sempre per un G2 senza speranza.
Come andò quella sera potete leggerlo qui ma oggi mi chiedo: chi ero quella sera di 40 anni fa? Un ragazzo pieno di speranze, di sogni? No, quella sera, ma solo per quella, ero un tipetto che aveva davanti un baluardo da superare, un muro da scavalcare, una cena che doveva finire il più in fretta possibile perché già sapevo come sarebbe andata: quella ragazza sarebbe rimasta un sogno nonostante tutte le mie aspettative.
Ma c'era questo guado da attraversare: beccarsi un "no" in uno dei giorni più importanti della mia vita, prendersi quel rifiuto in faccia e rimanere dritti in piedi, di marmo, come un faro della Bretagna sferzato dai venti del mare in tempesta per poi potermi dire: ce l'ho fatta, lei non mi vuole, ma io sono ancora in piedi, sono ancora qui, ho fatto 18 anni, domani comincia la corsa!
E che corsa! Quella sera dopo la cena, andammo al cinema a vedere "Saranno famosi" di Alan Parker, 1980 appunto, e in quel momento capii che quei ragazzi erano proprio i miei sogni di novello 18enne senza sapere che per i 40 anni successivi avrei cercato di realizzarli dandogli un nome e un cognome veri.
Stasera 40 anni dopo, festeggerò certamente, come sempre, ma tra i vari brindisi (dopo quello "alla salute": obbligatorio!) ce ne sarà uno a quel ragazzo di 40 anni fa che, senza un arco ma con tante frecce, è rimasto in piedi tutto questo tempo affrontando, non sapendo come, tutto quello che poi gli è capitato. Auguri!
PS: e comunque domani mattina mi guarderò, per la prima volta dopo 40 anni, da solo, il dvd di "Saranno famosi" per capire se i nostri sogni saranno poi stati famosi... ma forse mi metterò a piangere perché la risposta già la so: no!
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